Parigi-Roubaix 2023, Mathieu Van Der Poel: “Il Fiandre mi si addice meglio, ma se avrò le stesse gambe dovrei essere in grado di lottare per la vittoria”

Riguardo ai rivali, il 28enne ha aggiunto: "È chiaro che Van Aert non è il favorito assoluto, ci sono anche Ganna, Küng, Pedersen, Asgreen e Lampaert, molti corridori possono vincerla"

Mathieu Van Der Poel a caccia di un altro grande risultato alla Parigi-Roubaix 2023. Dopo aver conquistato la Milano-Sanremo e aver chiuso al secondo posto il Giro delle Fiandre, il corridore della Alpecin-Deceuninck è uno dei favoriti principali per il successo nella corsa transalpina, terza classica Monumento della stagione, nella quale è già salito sul podio nel 2021. Il 28enne neerlandese ha partecipato mercoledì allo Scheldeprijs in supporto al compagno di squadra Jasper Philipsen, dunque ha potuto fare la ricognizione dell’Inferno del Nord solamente ieri, ricavando buone sensazioni nell’affrontare i vari settori di pavé.

“Le gambe sono abbastanza a posto – le parole di Van Der Poel, riportate da Sporza – Dopo il Fiandre, mi sono sentito abbastanza bene allo Scheldeprijs. La Ronde mi si addice meglio della Roubaix, ma, se avrò le stesse gambe, dovrei essere in grado di lottare per la vittoria“.

Il neerlandese ha poi parlato dei possibili rivali, a partire da Wout Van Aert, che negli scorsi giorni ha ammesso di avere ancora dei dolori dopo la caduta di domenica: “È chiaro che [Van Aert] non è il favorito assoluto. A Roubaix c’è qualche contendente in più, perché c’è di mezzo anche un po’ di fortuna. Comunque sono i nomi che tutti si aspettano: penso subito anche a Ganna, Küng, Pedersen, Asgreen e Lampaert. Ma tanti corridori possono vincere la corsa”.

Dopo il terzo posto nell’edizione vinta da Sonny Colbrelli, caratterizzata dalla pioggia, la Roubaix di questa domenica dovrebbe corrersi sull’asciutto: “Anche se mi piace di più l’edizione bagnata. Ovviamente, non è priva di rischi, ma la Roubaix è sempre frenetica. Secondo le previsioni del tempo potrebbe essere bagnato qua e là, ma affronteremo principalmente pavé asciutto“.

Riguardo ai problemi alla schiena, che l’hanno tormentato spesso nel corso dell’ultimo anno, il 28enne ha dichiarato di non sentire più dolore: “Questo rende un po’ più divertente sedersi su una bicicletta. D’accordo con la squadra, faccio anche meno gare. La gente a volte lo dimentica, ma la nostra stagione è molto lunga. Dai Mondiali di ciclocross alla Roubaix, per esempio, è un blocco”. Dopo la classica transalpina, dunque, Van Der Poel si riposerà per un po’ e poi andrà in ritiro in altura, tornando alle gare al Giro di Svizzera: “Tutto questo per essere al meglio per il Tour, il prossimo grande obiettivo dopo la Roubaix”.

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